Lo sostiene, anzi lo conferma, una ricerca citata dal quotidiano canadese The Globe and Maile promossa dal King’s College di Londra coinvolgendo un campione di 42 persone adulte sane tra i 18 e i 64 anni di età. Le persone intercettate nell’esperimento, che prevedeva un gruppo di controllo e un monitoraggio delle abitudini di sonno e di dieta, erano tutti short sleepers, alcuni dei quali sono stati “indotti” da esperti a dormire di più. Nel gruppo di dormiglioni i ricercatori sostanzialmente hanno notato una diminuzione spontanea nell’assunzione di zuccheri equivalente a 2 cucchiaini e mezzo al giorno. Insomma, chi dorme di più e meglio tende meno verso i cibi pericolosi per la linea.