Torniamo sui consigli per inseguire la qualità (e non solo la quantità) del sonno. Questa volta provengono dalla National Sleep Foundation americana. Primo, l’85% del tempo della permanenza a letto deve essere dedicata al sonno. Altrimenti meglio alzarsi. Vietato dunque contare le pecorelle o pensare. Secondo: se ci si sveglia più di una volta per notte è il segnale che qualcosa non va. Terzo: i sonnellini diurni sono controproducenti, ad eccezione della siesta dopo pranzo che, anzi, è solitamente terapeutica.
Corriere.it